Call center illegali: chiamate internazionali in aumento
Come previsto dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM), a partire dal 19 novembre sono aumentate le chiamate con numerazioni internazionali effettuate da call center che si trovano all’estero. Il telemarketing illecito non è stato bloccato completamente, ma ora è più facile scoprire il mittente.
Chiamate internazionali e piccoli operatori fuorilegge
Dallo scorso 19 novembre è attivo il secondo filtro anti-spoofing. Gli operatori telefonici devono bloccare tutte le chiamate provenienti dall’estero con CLI (Calling Line Identification) modificato che indica un prefisso di rete mobile italiano. Gli utenti credono che arrivino dall’Italia, ma in realtà i call center si trovano all’estero. I primi dati pubblicati da AGCOM dimostrano la diffusione del fenomeno (fino al 90% di chiamate bloccate).
L’autorità aveva anticipato che sarebbero aumentate le chiamate provenienti da numerazioni internazionali. Infatti, come hanno rilevato anche le associazioni dei consumatori, molti utenti hanno ricevuto telefonate da numeri con prefissi +44 (Regno Unito), +40 (Romania), +46 (Svezia) o +34 (Spagna). In pratica si tratta dei veri numeri usati dai call center che non possono essere più nascosti tramite spoofing.
Queste chiamate non possono essere bloccate in base alla normativa attuale. Essendo però facilmente identificabili, gli utenti possono ignorarli chiudendo la chiamata o filtrarli tramite le funzionalità offerte da Android e iOS oppure con specifiche app, come Truecaller. In casi estremi è possibile chiedere all’operatore di bloccare le chiamate internazionali verso il proprio numero.
Anche se in numero ridotto ci sono ancora chiamate con CLI modificato. Probabilmente alcuni operatori minori non hanno implementato il filtro anti-spoofing. In questi casi, l’autorità potrebbe avviare indagini e sospendere il roaming, come previsto dalla nuova delibera.
