CamHub: Garante vieta diffusione di immagini rubate
Dopo aver ordinato il blocco del trattamento dei dati a Clothoff, il Garante della privacy ha avvertito ICF Technology che la diffusione di immagini rubate dalle videocamere di sicurezza degli italiani e pubblicate sul sito CamHub rappresenta una violazione della normativa europea e nazionale. Nel provvedimento viene citato il caso De Martino.
Avvertimento per CamHub
CamHub non è attualmente accessibile in Italia. Il Garante ipotizza che l’indisponibilità del servizio potrebbe essere dovuta proprio alla condivisione di video senza consenso degli interessati, tra cui quelli rubati dalle videocamere di sicurezza installate nell’abitazione della compagna di Stefano De Martino.
CamHub, gestito dalla società ICF Technology di Seattle, è un servizio che permette ai performer di caricare contenuti (immagini, video, audio, testo, email o altri tipo di file) che dovrebbero essere verificati preventivamente. Quelli sessualmente espliciti possono essere visionati anche all’interno di chat room e contenere immagini in tempo reale. Sul sito sono però finiti i video estratti da sistemi di sicurezza installati nelle abitazioni di utenti italiani.
Ciò rappresenta una grave violazione della privacy, in quanto le suddette immagini sono state caricate senza il consenso degli interessati. Il Garante ha rilevato l’assenza di misure tecniche e organizzative per attuare in modo efficace i principi di protezione dei dati (come la minimizzazione) e impedire la raccolta e la diffusione di immagini tratte dalle IP cam (non protette e liberamente accessibili da chiunque) posizionate in luoghi privati all’interno del territorio italiano.
L’autorità ha pertanto avvertito la società statunitense che, in caso di riattivazione del servizio, potrebbe configurarsi un trattamento illecito di dati personali. Altri provvedimenti potrebbero essere adottati al termine dell’istruttoria in corso.