Commissione UE rilascia prototipo app verifica età

La Commissione europea ha rilasciato il prototipo dell’app che permetterà la verifica dell’età in attesa del portafoglio digitale. Gli sviluppatori e i fornitori dei servizi online troveranno la documentazione tecnica sul sito dedicato. Contestualmente sono state pubblicate le linee guida sulla protezione dei minori, come previsto dal Digital Services Act (DSA).

App e linee guida per proteggere i minori

Il lancio di un’app per la verifica dell’età era stato annunciato a fine maggio con il comunicato stampa relativo all’indagine avviata nei confronti di Pornhub, Stripchat, XNXX e XVideos. Si tratta di una soluzione temporanea in attesa dell’arrivo (entro il 2026) dell’European Digital Identity Wallet (IT-Wallet in Italia).

L’app è basata sulle stesse tecnologie del portafoglio digitale e garantisce la privacy, evitando la divulgazione di informazioni non necessarie. Tutti i componenti sono open source, quindi sarà disponibile in forma gratuita. Con l’annuncio di oggi inizia anche la fase di test. Tale compito è stato affidato all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) nel nostro paese. Italia, Danimarca, Francia, Grecia e Spagna saranno i primi Stati membri ad integrare la soluzione nei portafogli digitali nazionali o a pubblicare l’app sugli store di Apple e Google.

Quando la verifica diventerà obbligatoria, i fornitori dei servizi per adulti dovranno chiedere agli utenti di confermare la maggiore età. I siti web riceveranno solo la prova che l’utente ha più di 18 anni, ma non sapranno l’età esatta. Come e quando chiedere la verifica è specificato nelle linee guida (attuazione dell’art. 28 del DSA).

Queste ultime sono state scritte dopo aver ricevuto i feedback dalle parti interessate al termine della consultazione pubblica.

Le linee guida si applicano a tutte le piattaforme online accessibili ai minori. Contengono diverse raccomandazioni, tra cui quelle relative a:

  • Design che crea dipendenza: le linee guida suggeriscono di ridurre l’esposizione dei minori alle pratiche che possono stimolare comportamenti di dipendenza e di disattivare le funzionalità che promuovono l’uso eccessivo dei servizi online
  • Cyberbullismo: le linee guida raccomandano di dare ai minori la possibilità di bloccare o silenziare gli utenti, assicurandosi che non possano essere aggiunti ai gruppi senza il loro esplicito consenso. Raccomandano inoltre impedire il download o l’acquisizione di screenshot dei contenuti pubblicati da minori per evitare la diffusione indesiderata di contenuti a sfondo sessuale o intimi
  • Contenuti dannosi: le linee guida offrono ai giovani utenti un maggiore controllo su ciò che vedono, invitando le piattaforme a dare priorità al feedback esplicito degli utenti, piuttosto che basarsi sul monitoraggio del loro comportamento di navigazione. Se un giovane utente indica di non voler visualizzare un certo tipo di contenuto non dovrebbe essere più consigliato

  • Contatti indesiderati da parte di sconosciuti: le linee guida raccomandano che le piattaforme impostino gli account dei minori come privati per impostazione predefinita, ovvero non visibili agli utenti che non sono presenti nella loro lista di amici, per ridurre al minimo il rischio che vengano contattati da sconosciuti online

Le linee guida adottano un approccio basato sul rischio, come quello del DSA. Le piattaforme devono assicurarsi che le misure adottate siano appropriate e non limitino in modo sproporzionato o indebito i diritti dei minori.

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